giretti disegnetti #12
in Messico per il Dia de los Muertos (e un matrimonio e una quinceañera)
Giretti disegnetti nasce dalla voglia di condividere la mia passione per i viaggi on the road, con un approccio da taccuino illustrato.
Ogni mese giretti disegnetti racconta con parole, liste e disegni, un viaggio. Un viaggio vero, fatto da persone ogni volta diverse, a cui io chiederò di condividere con me (e te) la propria esperienza. Io mi occupo di raccontarlo e illustrarlo.
Gli ospiti di oggi sono due giramondo autentici, con un approccio unico che li contraddistingue dalla scelta dei luoghi e degli itinerari, fino alle immagini che scelgono di immortalare. La sensibilità che dimostrano come fotografi non può che essere la stessa da viaggiatori. Il loro sguardo è capace di cogliere l’anima di un luogo, la forza di un legame, la poesia di un colore.
Ero quindi gasatissima quando Simona e Angelo, fotografi di ZONZO studio, hanno acconsentito a partecipare a questo progetto. Tanto che, per chi c’era, ero addirittura indecisa su quale dei loro viaggi raccontare, e avevo fatto un sondaggio tra i lettori di giretti disegnetti: “Balcani scassati on the road o Messico durante i festeggiamenti per il Dia de Los Muertos”?
Sia il risultato che le mie turbolente vicende estive ci hanno portato a Novembre, e quindi preparatevi a teschietti, spezie e colori accesi.
Il giretto disegnetto di oggi parte da un matrimonio. Simona e Angelo, nel novembre 2023, devono recarsi a Oaxaca, in Messico, per lavoro. Le date coincidono proprio con quelle di una delle più iconiche festività messicane. Decidono di costruirci intorno un viaggio.
Simona e Angelo sono due fotografi abruzzesi specializzati in destination weddings. Sul lavoro sono conosciuti come ZONZO Studio, e come missione si sono dati quella di lavorare per viaggiare e viaggiare lavorando.
Amano i viaggi on the road, in cui cercano di privilegiare i mezzi pubblici, con la precedenza ai treni. In città preferiscono camminare. Gli piace osservare il mondo dal livello del terreno.
Qui c’è il loro sito e qui il profilo Instagram. Ma dai, non andate subito a spoilerarvi tutto.
Vibrante, stra pieno di gente e con una bella energia.
Prima di partire Simona, come molte e molti di noi (credo), passa ore a fare ricerca su tutti i locali che hanno cibi che vuole provare. Crea una mappa di Google che poi sarà la base per tutte le uscite. Di base, lei e Angelo poi si spostano passando da un ristorante/bar/taverna/bettola all’altra.
Tra le cose migliori scovate ricordano:
chocolate de agua a Oaxaca con brioche [Angelo]
la michelada: un cocktail a base di birra, lime, salsa piccante e sale sui bordi del bicchiere (girati prima nello sciroppo e con un mix di spezie che si chiama Tajin). Ne hanno provate diverse, compresa una famosissima nella capitale a cui vengono aggiunti orsetti gommosi. [Simona]
esquites e elotes: piatti a base di mais, la cosa più semplice del mondo, ma buonissimi
Simona e Angelo sono vegani e a Città del Messico hanno trovato una grandissima varietà di opzioni, riuscendo a mangiare tutti i piatti locali in versione vegan.
Casa di Diego, in Calle Republica de Cuba, trovata su Airbnb. Diego è un artista ed un illustratore. Nel salotto di casa tiene corsi di disegno e stampa e vive con un simpatico pappagallo che si chiama Pepe. L’appartamento è bellissimo, in una posizione centrale, sulla strada dei locali queer - quindi super rumoroso nei giorni in cui i locali sono aperti, ma pieno di vita. Si trova in un palazzo d’epoca che li ha fatti sentire in un posto senza tempo.
Una sera, a Città del Messico, sono entrati per caso in una cantina, un locale tradizionale, dove si sono mischiati con i locals bevendo birra, ballando, cantando al karaoke e festeggiando una quinceañera. Una serata fantastica!
dal 31 Ottobre al 1 Novembre: arrivo a Città del Messico
L’arrivo a Città del Messico è a notte fonda. Storditi da un jetleg aggressivissimo, fanno una prima passeggiata notturna fino allo Zocalo (la piazza principale della città) per vedere le installazioni artistiche. La prima cosa che li colpisce, fin dai primi passi in strada, sono state le camionette delle polizia che sfrecciavano a tutta velocità, con il cassone del pickup pieni di poliziotti armati fino ai denti. È stata un’immagine ricorrente durante tutto il viaggio e sicuramente la più inquietante a dispetto di tutti i teschietti e gli scheletri ovunque
31 mila passi in un giorno, gironzolando senza una meta precisa, incappando quasi per sbaglio in luoghi iconici
TUTTO è addobbato per i Dia de Los Muertos. Ovunque sono presenti le ofrendas, degli altari votivi che celebrano i cari o gli amici che non ci sono più. Da quelle monumentali curate dalla istituzioni, a quelle più intime e private all’interno delle case. Coloratissime, a volte spiritose, a volte di denuncia sociale
dal 2 al 5 Novembre: a Oaxaca per il matrimonio!
momentaneo saluto a Città del Messico per spostarsi a Oaxaca per i festeggiamenti del matrimonio, e la parte lavorativa per Simona e Angelo. Il primo appuntamento in agenda è una festa tradizionale che si chiama calenda de bodas, in cui due grandi fantocci a forma di sposo e sposa vengono portati in processione, con tanto di banda, ballerine in abiti tradizionali e tutto il corteo, con i futuri sposi e gli invitati al seguito, a fare baldoria. Surreale e pazzesca, la ritengono una delle esperienze più belle a cui abbiano mai assistito
esplorazione di Oaxaca: la città è un gioiello, bellissima, addobbatissima e pulitissima. Fiore all’occhiello nei confronti dei visitatori stranieri, è comunque vissuta dai locali e si propone ad un turismo culturale. Passeggiare tra le viuzze, visitare cimiteri addobbati e mangiare nei mercati cittadini è MAGNIFICO
il giorno del matrimonio Simona e Angelo sono molto emozionati, ma sono anche nel “loro elemento”, il che li tranquillizza. La giornata è stupenda, cercano di assaporarne ogni minuto perchè sappiamo che è un grande privilegio essere lì. Il tutto si svolge nell’iconico Jardin Botanico de Oaxaca
grandissimo stupore nel constatare la resistenza fisica nel ballo dei messicani, che senza esagerare hanno ballato dalle 17:00 alle 4:00 senza interruzione. Alcuni ogni tanto si spostavano dalla pista da ballo per prendere aria o fare due chiacchiere, ma la maggior parte degli invitati non ha messo piede fuori dal dancefloor per tutto il tempo. Questo anche grazie ai meravigliosi camerieri che portavano drinks e comfort food a tutti, in continuazione
dal 5 al 6 novembre: recovery day(s) a Oaxaca
i tantissimi poster in bianco e nero che spiccano particolarmente in una città fatta solo di colori, e fanno innamorare Simona e Angelo. Li colpisce la loro estetica e i messaggi super combattivi e sociali. Uno del manifesti pubblicizza un workshop di xilografia, fatto dagli autori, e decidono di iscriversi nel laboratorio del Colectivo Subterráneos
test del piatto tipico della zona: il mole
pomeriggio fantastico al corso di grabado en madera (xilografia), una delle decisioni migliori di tutto il viaggio. Imparano le basi di una nuova arte e realizzano due bellissime stampe raffiguranti il loro cagnolino che hanno usato come modello. Per Angelo è stato l’inizio di una passione che ha riportato a casa e continuato per tutto l'inverno
street food e bar popolari. Si mischiano con i locali che, qualche che sia la situazione, si mostrano aperti e curiosi di chiacchierare con loro. È in una delle cantinas (il Bar Los Cocos) che vengono introdotti alla Michelada. Per Simona è amore a prima vista!
dal 7 al 12 Novembre: Città del Messico, a piedi
ritornati a Città del Messico, si perdono tra le strade intorno a casa e camminando a caso entrano in una zona che è un gigantesco mercato a cielo aperto. Interi isolati di bancarelle che vendono di tutto, strade affollatissimi, un rumore di fondo assordante fatto di voci, automobili, motorini, e chissà cos’altro che lascia davvero frastornati
visita alla casa di Frida e Coyoacan
entrare per caso al Museo Nacional de Culturas Populares, che li lascia stupiti per quanto è vivace e colorato
le chiatte coloratissime di Xochimilco, qualcosa di unico. Erano indecisi se visitare questa zona per paura che fosse troppo turistica, troppo “finta”. Attraversare Città del Messico quasi da parte a parte per raggiungerla gli ha dato un’ulteriore prova della sua incredibile estensione. È stato bello vedere come ne stessero preparando di personalizzate, a seconda dell’evento che avrebbero celebrato a bordo. Infatti è possibile avere una barchetta personalizzata con il proprio nome o la ricorrenza e festeggiare imbarcando tutti gli amici ed i parenti per un giro sui canali, mentre si viene avvicinati dalle barche dei venditori ambulanti o i mariachi che girano tutto intorno
è sempre una buona occasione per un’altra michelada, mentre guardano il traffico di chiatte, coloratissimo e lento, che scorre davanti
la serata più bella: nella cantina sotto casa, coinvolti nei festeggiamenti collettivi di una quinceañera, un altro compleanno e un anniversario di matrimonio. Insomma, ognuno era lì per festeggiare qualcosa e tutti volevano ballare o cantare una canzone al karaoke, tanto che ad un certo punto si siamo trovati anche loro con un microfono e delle maracas in mano a fare baldoria.
Trovi alcune immagini di questo viaggio incredibile nelle storie in evidenza sul profilo Instagram @zonzo_ph e in questo reel.
ufficio segnalazione giretti
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chi sono e cosa faccio
Grazie per aver letto fin qui. Se ancora non ci conosciamo, io sono Silvia Benedet, in arte (e sui social) silviabes, e per lavoro creo e abito gli spazi tra comunicazione digitale, vino, illustrazione e viaggi.
Se ti ho incuriosito puoi trovare qualcosa di più sul mio sito e nello shop.
Forse questo è l’ultimo giretto prima della mia pausa maternità, ma forse no. Se riesco facciamo un’altra capatina in UK, dipende un po’ se la bimba decide di lasciarmi abbastanza tempo o no, perchè il primo venerdì di dicembre cade proprio sulla mia data presunta!
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